La moglie silenziosa

La moglie silenziosa
Karin Slaughter

HarperCollins, pubblicato nel Settembre 2020
450 Pagine

Karin Slaughter, autrice dalla fama mondiale e dalle milioni di copie vendute, è tornata in libreria il 24 settembre del 2020 con un nuovo thriller che continua la serie con Will Trent.

Una giovane donna corre da sola nel bosco. È piena notte, ed è nelle vicinanze del suo campus. Non pensa di essere in pericolo, e invece qualcuno la sta osservando. Nella contea di Grent un criminale ha preso di mira le donne, e lei è la prossima.
L'assassino è stato catturato, e a distanza di anni la polizia non ha motivo di riaprire il caso, quando un'altra giovane donna viene aggredita nella medesima modalità.
Tocca a Will Trent a riaprire le indagini, quando viene mandato in un penitenziario statale per indagare sull'uccisione di un prigioniero, e si ritroverà davanti a delle informazioni inquietanti. Insieme alla sua metà, il medico legale Sara Linton, si rimetterà sulle tracce dell'assassino.

Karin Slaughter racconta la storia servendosi di numerosi flashback, di quando il defunto marito di Sara, Jeffrey Tolliver, era ancora vivo, e quando era proprio lui a capo della squadra che investigava sul caso.
L'azione si muove continuamente tra presente e passato, e la frustrazione di entrambe le squadre sono papabili tra le righe, così come la tensione che tiene continuamente il lettore appeso a un filo.

Karin Slaughter ha riportato Jeffrey nella vita di Sara, e questo non può che avere un impatto sulla sua relazione con Will, che era già piuttosto instabile proprio perché lui sente continuamente di competere con il fantasma di Jeffrey.

Will è un personaggio che mi affascina molto. Prima di essere un poliziotto si percepisce il suo essere "umano". La sua natura è calma, anche di fronte a situazioni impreviste. Ma quando si tratta di Sara la sua reazione è tutt'altro che così, ed è stato molto interessante osservare questo cambiamento, anche perché la Slaughter con la sua scrittura, fa vivere sulla propria pelle tutta la sua passione e le sue emozioni.

Nonostante abbia apprezzato il libro molto più di altri suoi romanzi precedenti che ho letto, l'ho trovato comunque piuttosto lento, ma ho apprezzato tantissimo i personaggi, e questo mi ha spinto sempre a proseguire.
Karin Slaughter non risparmia descrizioni crude e inquietanti dei crimini di cui scrive, complessivamente un bel thriller!

La moglie silenziosa
Karin Slaughter

HarperCollins, pubblicato nel Settembre 2020
450 Pagine

Karin Slaughter, autrice dalla fama mondiale e dalle milioni di copie vendute, è tornata in libreria il 24 settembre del 2020 con un nuovo thriller che continua la serie con Will Trent.

Una giovane donna corre da sola nel bosco. È piena notte, ed è nelle vicinanze del suo campus. Non pensa di essere in pericolo, e invece qualcuno la sta osservando. Nella contea di Grent un criminale ha preso di mira le donne, e lei è la prossima.
L'assassino è stato catturato, e a distanza di anni la polizia non ha motivo di riaprire il caso, quando un'altra giovane donna viene aggredita nella medesima modalità.
Tocca a Will Trent a riaprire le indagini, quando viene mandato in un penitenziario statale per indagare sull'uccisione di un prigioniero, e si ritroverà davanti a delle informazioni inquietanti. Insieme alla sua metà, il medico legale Sara Linton, si rimetterà sulle tracce dell'assassino.

Karin Slaughter racconta la storia servendosi di numerosi flashback, di quando il defunto marito di Sara, Jeffrey Tolliver, era ancora vivo, e quando era proprio lui a capo della squadra che investigava sul caso.
L'azione si muove continuamente tra presente e passato, e la frustrazione di entrambe le squadre sono papabili tra le righe, così come la tensione che tiene continuamente il lettore appeso a un filo.

Karin Slaughter ha riportato Jeffrey nella vita di Sara, e questo non può che avere un impatto sulla sua relazione con Will, che era già piuttosto instabile proprio perché lui sente continuamente di competere con il fantasma di Jeffrey.

Will è un personaggio che mi affascina molto. Prima di essere un poliziotto si percepisce il suo essere "umano". La sua natura è calma, anche di fronte a situazioni impreviste. Ma quando si tratta di Sara la sua reazione è tutt'altro che così, ed è stato molto interessante osservare questo cambiamento, anche perché la Slaughter con la sua scrittura, fa vivere sulla propria pelle tutta la sua passione e le sue emozioni.

Nonostante abbia apprezzato il libro molto più di altri suoi romanzi precedenti che ho letto, l'ho trovato comunque piuttosto lento, ma ho apprezzato tantissimo i personaggi, e questo mi ha spinto sempre a proseguire.
Karin Slaughter non risparmia descrizioni crude e inquietanti dei crimini di cui scrive, complessivamente un bel thriller!
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